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Con questo libro abbiamo la sensazione di avere fatto un viaggio attraverso le gioie, i sogni, ma sopratutto i dolori e le ansie di decine di vite. Ci siamo imbattuti nella normalità della follia e nell'oscenità della sofferenza psichica, abbiamo visto le estreme difese che l'animo umano pone contro il proprio disfacimento e la resilienza che permette di adattarsi a vivere anche nelle più estreme condizioni. Sono le vite degli altri, ma sono certo che tutti abbiamo trovato noi stessi nelle vite raccontate. Infatti la condizione umana è unica, uguale per tutti, non esistono sentimenti che non possiamo sentire o che in parte non abbiamo già provato tutti noi. Lo straordinario di un lavoro come lo psichiatra o lo psicoterapeuta è proprio la capacità di capire profondamente l'altro, e quanto più abbiamo vissuto in questo lavoro tanto più lo comprendiamo perché l'altro non è poi così altro, così lontano. Anche negli aspetti più crudi, più estremi, perversi e aberranti noi siamo lì, accanto al nostro paziente e osserviamo le nostre ferite insieme alle sue, vi restiamo fino a che non si siano rimarginate e la vita non torni a scorrere in qualche modo fluida, in modo accettabile. Per i non addetti ai lavori può apparire forse un po' duro in alcune sue parti ma certamente mai, credo, possa essere vissuto come un viaggio voyeristico, con visione pornografica dell'altro perché altro non è che uno specchio dove ogni lettore si affaccia nudo. Racconto storie inventate, in questo libro, come in un romanzo dalla trama complessa, fantastica, ma reali sono la gioia, il dolore e i personaggi. Sono tutti camuffati, con nomi, luoghi e mestieri di fantasia, ma il sentimento, l'emozione, il dolore restano genuini, come il tentativo di allontanare la sofferenza affidandosi alla cura. Io dico sempre "chi varca la porta del mio studio ha già percorso più di metà strada verso la guarigione". L'intimità di ognuno è sacra, il corpo è come un tempio che richiede estremo rispetto nell'essere avvicinato dal terapeuta, la mente è il luogo più intimo e sacro di questo tempio, per questo motivo bisogna essere estremamente cauti e rispettosi, bisogna, come dei sacerdoti, essere addentro a ciò che riguarda il sacro, essere preparati e consapevoli di quanto prezioso sia il materiale che ci viene offerto. Dobbiamo trattarlo con cura e con rispetto, mettendoci ogni volta in discussione, abolire giudizi e preconcetti, sapere ascoltare con ogni parte di noi stessi, leggere il nostro corpo e le nostre emozioni, scrivere la storia che ci detta l'inconscio, nell'incontro dei due inconsci che si parlano nel gioco del transfert, del doppio transfert. Questa è la materia di cui è fatto il doppio transfert, che nasce nell'inconscio e che la terapia dovrà svelare indicando la via per una felicità possibile.